Il Centro Storico di Mantova è punteggiato dalle piazze: Sordello, Broletto, Erbe, Mantegna, collocate a poche decine di metri l’una dall’altra. Sono i centri  vitali, i punti focali della città, coronati dai più noti edifici storico-artistici.

Piazza Castello, piazza Santa Barbara e piazza Pallone sono le piazze interne alla “Città-Palazzo”, luoghi d’incontro e custodi di segreti dell’affascinante famiglia Gonzaga.

Piazza Sordello

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La piazza, cuore della struttura urbana, dedicata al poeta cortese duecentesco Sordello, nativo di Goito e celebrato dai famosi versi danteschi, fu creata nel corso del trecento abbattendo le numerose abitazioni che in origine ne occupavano l’area. Fu teatro delle lotte per il potere tra le due famiglie rivali dei Bonacolsi, Signori dal 1272 al 1328, e dei Gonzaga, che per 400 anni dal 1328 al 1707 ressero le sorti di Mantova.

Il Duomo

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Vero perno della piazza é il Duomo, dedicato a San Pietro e palinsesto architettonico: il campanile  romanico, il fianco tardogotico e la facciata neoclassica: quest’ultima fu realizzata dal romano Nicolò Baschiera (1755) in marmo di Carrara. L’interno vede la presenza geniale di Giulio Romano, chiamato ad intervenire dal Cardinale Ercole Gonzaga a causa dell’incendio divampato nel 1545.  Nel corso del tempo é stato arricchito da innumerevoli opere d’arte. 

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La straordinaria Cupola fu affrescata entro l’anno 1605 con il basso tamburo e la calotta ricca di angeli ordinati nei nove cori Celesti: angeli, arcangeli, principati, potestà …in via via più luminosa ascesa verso l’Eterno Padre. É il Paradiso! 

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In sintonia con la facciata neoclassica della Cattedrale, il settecentesco palazzo Vescovile, con i due poderosi telamoni a lato dell’ingresso, intenti a reggere la balconata marmorea.

Palazzo “Ca’ degli Uberti”, eretto in forme tardogotiche all’angolo fra piazza Sordello e vicolo Bonacolsi, conserva tracce delle originarie strutture trecentesche. Fu dimora della famiglia degli Uberti, giunta a Mantova dopo la cacciata dei Ghibellini da Firenze.

Sul lato orientale della piazza si erge il palazzo Ducale articolato nei suoi diversi edifici: la Magna Domus e il palazzo del Capitano, profilato con merli ghibellini.

Piazza Castello

É una delle piazze interne alla Città-Palazzo. Cinta su tre lati da portici rinascimentali realizzati dall’architetto di corte Gian Battista Bertani ospita, sul lato meridionale, un esedra che permette l’ingresso al Castello di San Giorgio.

Piazza Santa Barbara

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La piazza altamente scenografica e poligonale, fu realizzata dall’architetto Bernardino Facciotto nel 1581 e accoglie la facciata della Basilica Palatina, vero fulcro spirituale della Reggia. Edificata tra il 1562 e il 1572 dall’architetto Gian Battista Bertani, sarà l’immagine del mecenatismo culturale e del potere di Guglielmo Gonzaga, terzo Duca di Mantova.

Piazza del Pallone

Anticamente Piazza del Giardino, brolo, luogo in cui si giocava un football arcaico in calzamaglia. 

La piazza presenta su un lato tracce di una loggia a due piani, poi tamponata, per divenire uno dei lati lunghi che chiudono la sala del Pisanello in Corte Vecchia.  La piazza vide spegnersi una delle principesse di Casa Gonzaga, Agnese Visconti. Ne é testimonianza una lapide che ricorda il principesco uxoricidio.

Il Voltone di San Pietro, permette il passaggio dalla “Città Vecchia”, dominio dei Gonzaga, alla “Città Nuova” o la città  della seconda cerchia: la Mantova comunale.

Piazza Broletto

Sorge alla fine del XII secolo con il progressivo allargamento urbano dopo la poderosa opera idraulica dell’ingegner Alberto Pitentino. La incoronano il palazzo del Podestà (1227) con la Torre Comunale, l’arco dell’Arengario e il palazzo del Massaro

Piazza delle Erbe

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La piazza é così menzionata perché ospita da tempo immemore il mercato ortofrutticolo ed è delimitata da edifici di varie epoche. A nord é chiusa dalla facciata posteriore del palazzo del Podestà e a est dal Palazzo della Regione, del 1250, ove si amministrava la Giustizia. La quattrocentesca Torre dell’Orologio ne permette l’ingresso e fa da quinta alla Matildica Rotonda di San Lorenzo, splendida chiesa e raro esempio di architettura romanico-lombarda. 

Rotonda di San Lorenzo

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É la più antica chiesa esistente a Mantova, costruita nel 1082, per desiderio di Matilde di Canossa e ispirata probabilmente alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fatta erigere dall’imperatore Costantino e nota in tutto il Medioevo. 

L’interno, a navata anulare a due piani, con matroneo soprastante, conserva tracce di affreschi dell’XI-XII secolo, di derivazione bizantina.

Basilica di Sant’Andrea

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Nel cuore cittadino la Basilica di Sant’Andrea è Custode del Preziosissimo Sangue di Gesù.

Nel 1470 Leon Battista Alberti presentò al Gonzaga un progetto “più capace, più eterno, più degno, più lieto” che indusse il marchese a far iniziare i lavori, morto l’Alberti nel 1472, sotto la direzione dell’architetto fiorentino Luca Fancelli. La Basilica sorgerà dopo aver demolito l’antico monastero benedettino dell’XI secolo. L’imponente facciata presenta una novità assoluta: l’ inclusione dell’arco di trionfo in un edificio sacro. Leon Battista Alberti dialoga con l’antico in maniera assolutamente moderna.

L’interno é costituito da un’unica ampia navata coperta da una volta a botte a finti cassettoni intersecata dal transetto. Ai due lati della navata si aprono tre grandi cappelle alternate con altre a cupola.

Nel catino dell’abside “Il martirio di Sant’Andrea” , l’apostolo che nell’804 apparve al cieco veggente Adalberto per indicare il luogo in cui Longino nascose il Preziosissimo Sangue di Gesù.

Da non perdere la Cappella funebre di Andrea Mantegna, morto a Mantova nel 1506 e la cappella di San Longino le cui pareti laterali ospitano due affreschi cinquecenteschi importanti per la storia del Preziosissimo Sangue, la Reliquia venerata dai potenti della terra e custodita nella Cripta seicentesca.

Il Centro Storico con le sue piazze, le Chiese e i meravigliosi palazzi vi sveleranno una Mantova autentica,  “Chic” ed elegante, ricca di storia e di incredibile fascino. Come una favola!

Venite a scoprirla!

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