Un’indagine accurata e attenta del sommo artefice della maniera che rivoluzionò il modo di fare arte. Giulio Romano genio proteiforme, riversò la sua grande genialità non solo in palazzo Ducale ma anche a palazzo Te, nella Villa di Marmirolo, creó la sua casa e rinnovò la chiesa Abbaziale di San Benedetto Po. “ In quegli anni tutta Europa guarda a Mantova come luogo di novità artistica- spiega il professor Bertelli- trasformando la città in una nuova Roma”. L’imperatore Carlo V quando giunse a Mantova nel 1530 mosso dallo stupore pronunciò tali parole : ”Io sono Imperatore tu Duca, ma non ho palazzi belli come i tuoi”.
Si é parlato inoltre delle importanti mostre che avranno luogo nell’autunno 2019. A partire dal 6 Ottobre, “Con Nuova e stravagante Maniera. Giulio Romano a Mantova”, avrà luogo la mostra in palazzo Ducale con la collaborazione del Museo del Louvre. Su 2.500 metri quadrati, con ingresso da piazza Castello, la mostra si snoderà fra il Castello di San Giorgio, Corte Nuova e appartamento della Rustica. Un ricco repertorio di opere grafiche e pittoriche in continuo dialogo con gli affreschi della Reggia Gonzaghesca. A San Benedetto Po la mostra “Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano” a partire dal 14 Settembre, sarà curata dallo stesso Paolo Bertelli e comporterà l’eccezionale ritorno a casa de L’ Ultima Cena di Girolamo Bonsignori, finora conservata al museo di Badia Polesine.
“Si tratta di una serie di eventi – commenta il Direttore del complesso museale di Palazzo Ducale Peter Assmann – che coinvoleranno tutto il territorio mantovano. Noi apriremo zone del Palazzo Ducale al momento chiuse al pubblico, a partire dalla Galleria della Mostra.
Anche Palazzo Te sarà coinvolto con un’ importante mostra “Giulio Romano: Arte e Desiderio”, che evidenzierà il dialogo tra le immagini sensuali del mondo classico e l’arte del primo Cinquecento.
Un autunno ricco di eventi che faranno riecheggiare la città dei Gonzaga non solo a livello nazionale ma anche europeo.